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La squadratura del foglio

La squadratura del foglio, secondo il metodo ACCADEMIA ARTISTICA, serve per creare una specie di "ragnatela", CHE POI NON DOVRA' ESSERE MAI PIU' FATTA REALMENTE, MA CHE CON L'ESPERIENZA SARA' SOLO MENTALE, E VI VERRA' AUTOMATICO VEDERLA SUL SUPPORTO, al cui interno possiamo, con il sistema delle linee e della triangolazione, trovare gli elementi necessari per posizionare correttamente il soggetto, mantenendo proporzioni, armonie e quant'altro

Non sostituisce, ovviamente, tutta la struttura della prospettiva, ma aiuta moltissimo ad avere una struttura modellabile e malleabile alla quale agganciare le linee di definizione dei volumi del soggetto.

E’ necessaria perché l’idea è quella di ragionare come artisti di piazza, che non hanno strumenti a disposizione, se non foglio e matita, e devono imparare a collocare velocemente i soggetti, senza alterare le proporzioni.

Con il tempo, potremo vedere meno linee possibili, perché l'occhio impara a evidenziare SOLO QUELLE NECESSARIE, e non altre.

La squadratura del foglio è, quindi, assolutamente fondamentale. E che siano esercizi “di percorso didattico”, come quelli che stiamo assegnando, o lavori più importanti, la procedura È IMPORTANTE e deve sempre essere la seguente (ovviamente in fase di pittura, quando ne parleremo, le cose possono cambiare)

  1. NON SI LAVORA DIRETTAMENTE IN BELLA. Si lavora su carta da scarto, carta da pacchi, o materiale similare. Per lavori piccoli vanno benissimo i cartoncini (lato interno) ricavati da cereali, detersivi, o altre confezioni. I migliori sono i cartoncini inseriti nelle buste dei collant e/o delle camicie.

  2. La misura standard del foglio sul quale andiamo a schizzare è 50 cm x 70 cm. Su fogli di tale formato tracceremo la squadratura di fondo. Fisseremo il foglio ad una tavola, di vario materiale, dipende se si lavora al cavalletto o seduti appoggiando la tavola in grembo e al bordo del tavolo.

  3. Per fissare il foglio noi consigliamo le mollette quelle nere, dette “cardinalizie” o “a borsetta”. Il nastro di carta tende a non tenere troppo teso il foglio, avere scarsa aderenza (è la sua funzione), ma in alcuni casi è ancora troppa e potrebbe strappare il foglio.

  4. La squadratura va fatta coprendo l’intero foglio: di divide a metà per il lungo, poi orizzontalmente, ed infine tracciamo le diagonali. È una squadratura che poi spiegheremo in un video, ma che è molto versatile, e ci permette di lavorare egregiamente fintanto che non padroneggeremo prospettive, punti focali, e via discorrendo. È una sorta di impalcatura alla quale attaccare le varie linee di riferimento per posizionare e esattamente volumi, e triangolazioni.

  5. Per questo motivo, sebbene molta gente usi righe e righelli, noi non daremo mai indicazioni per tracciare linee in centimetri. Dovendo lavorare ad occhio, se diciamo “tira una linea a circa due cm” dal bordo, i due cm sono opinabili e ognuno li vede alla sua maniera. E noi lavoriamo come fossimo in piazza, senza strumenti, solo foglio e matita. Se quindi diciamo “tirate una linea a 2/3”, possiamo variare di qualche millimetro, ma due terzi sono due terzi, c’è poco da sbagliare

  6. Per i formati più piccoli, come i cartoncini nominati sopra, o non c’è bisogno di squadratura, o segue esattamente le orme delle “sorelle” più grandi

  7. Le foto di reference che vi diamo per gli esercizi sono impostate in scala rispetto ad un foglio 50 x70, e vi saranno le istruzioni per posizionare i soggetti occupando la maggior parte del foglio, mantenendo però le proporzioni, altrimenti i soggetti vengono distorti.

Per dirla tutta: non andrebbe fatto, perché le stampanti, se non impostate le misure correttamente, distorcono le foto. Ma se le stampate esatte (nei primi esercizi) potrete agevolmente e in pochi minuti portare in grande sul foglio l’immagine, aumentandola di scala, e squadrando sia sul foglio grande che su quello stampato. Così vi aiuterà a tracciare correttamente le linee

Una volta impostato il lavoro, sarà possibile portarlo sul supporto definitivo, e disegnarlo davvero, colorandolo e facendone un quadro che ornerà la vostra casa

Andate leggeri di tratto, rollate SOLO gomma pane, ma in fase di abbozzo lasciate appena visibili le linee precedenti, che vi faranno da punti di riferimento per tracciare le linee nuove

In fase di studio, non si tiene rigida la mano, non si fanno ombre e luci, ma si cerca di “diventare il soggetto”. Se volete far muovere la criniera di un cavallo immaginatevi di correre e sentirvela muovere lungo il collo. I cardellini sono uno più rilassato, uno più attento, e molto di questo effetto è dovuto alla postura e alla piega delle zampette. Per ogni cosa siamo qui, non esitate a chiedere

Non importa quanto ci mettete a fare gli step, fate anche solo 1 cm a settimana, ma dobbiamo vedere lo stato avanzamento lavori ogni settimana.

E non andate subito in disegno “in bella”. Resistete alla tentazione.

Buona Arte e buon lavoro

 

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